Avevamo lasciato la storia del gioiello nella Roma antica. Oggi ti propongo la seconda puntata di un racconto lunghissimo quanto affascinante. Percorreremo un bel pezzo di strada che ci condurrà fino all'Età medievale.

La storia del gioiello dopo l'Età romana

Nel corso dell'Età imperiale si assiste all'affermazione dell'arte orafa con la produzione di tessuti intarsiati di fili aurei, scarpe con frange d'oro e cavigliere-gioiello. Nel III secolo dopo Cristo non è raro trovare preziosi con all'interno monete, proprio mentre la tecnica dell'Opus Interrasile prende sempre più piede.

Cos'è l'Opus Interrasile

L'opus Interrasile è una tecnica attraverso la quale la lamina d'oro viene lavorata a traforo in maniera tale da renderla simile a un merletto. In quel periodo diversi personaggi vengono ritratti con raffinati gioielli, opere che testimoniano l'evoluzione dei metodi di lavorazione.

È da notare come la moda dell'epoca consigliasse di portare lunghe collane da avvolgere più volte attorno fino alla loro caduta all'altezza dei fianchi, usanza poi ripresa negli anni '20 del Novecento.

Il periodo barbarico

Nel corso del periodo barbarico l'oreficeria compie un balzo in avanti. La superficie viene rimpiazzata dalle linee, tecnica frutto dell'incrocio fra arte primitiva barbara, correnti classiche e età bizantina.

A testimonianza del rinnovato vigore dell'arte orafa vi sono numerosi reperti. Fibule, diademi, esse sono state rinvenute all'interno delle necropoli longobarde del VII e VIII secolo di Bolsena Nocera Umbra e Cividale.

Lo stile è policromo con diffuso utilizzo di pietre levigate e incastonate nell'oro. I Goti prima, Longobardi e Franchi successivamente, utilizzarono questa tecnica. Fra Le opere più note realizzati in questo periodo ci sono:

  • Corona Ferrea (Cappella Teodolinda del Duomo di Monza)
  • Croce di Desiderio (Brescia)
  • Trionfo di Re Agilulfo (Firenze)

Successivamente lo stile animalistico si diffuse in Europa a partire dalla Scandinavia e del Mar del Nord. Le decorazione di animali stilizzati erano tipiche delle armature degli eserciti barbari.

Il gioiello nel Medioevo

Nel corso del Medioevo ebbero notevole eco i preziosi di tipo religioso. Rosari dalle grane preziose, medaglioni, reliquiari divennero simbolo di benessere. Nel '200 Luigi IX di Francia vietò l'uso di preziosi con diamanti, diritto spettante solo alla Vergine Maria. Divieto rimosso solo trecento anni più tardi, quando salì al trono Carlo VII.

Da sottolineare come sempre in questo periodo nuovi metodi incastonatura e smaltatura. In particolare, agli Champlevé subentrarono i cloisonnè, ovvero piccoli alloggi in grado di ospitare gli smalti.

Siamo arrivati alla vigilia di una grande rivoluzione, quella dell'epoca Rinascimentale. Vedremo nella prossima puntata cosa accadrà, scoprilo seguendo la mia Pagina Facebook.

 

 

Foto: vanillamagazine.it, lamanodileonardo.blogspot.com, turismobrescia.it, britishmuseum.org, Martine Beck Coppola